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Era il 1995 quando all’interno di Microsoft Plus! nasceva la versione 1.0 di Internet Explorer. In quegli anni il mondo stava cambiando, Internet era da poco nato e Microsoft voleva mettere a disposizione un programma che interfacciasse l’utente con il nuovo mondo che stava nascendo, che gli consentisse di navigare tra le pagine e le pieghe della nuova tecnologia.
22 ottobre del 2009 è invece la data ufficiale di rilascio di Windows 7, uno dei sistemi operativi targati Microsoft più amati, nato con il compito di far dimenticare Windows Vista al pubblico.

Queste due date hanno rappresentato delle vere pietre miliari nella storia dell’informatica, e oggi in qualche modo dobbiamo salutare questi due software che a loro modo hanno tenuto compagnia a milioni di utenti. Microsoft ha infatti stabilito la data di fine supporto di Windows 7: 14 Gennaio 2020. Dopo quella data Microsoft cesserà di produrre qualunque tipo di aggiornamento per Windows 7, compreso gli aggiornamenti di protezione. Questo farà si che il sistema operativo, giorno dopo giorno, diventerà meno sicuro per l’utente che deciderà di continuare ad usarlo in quanto nessuna falla o attacco che sfrutti le vulnerabilità del sistema verrebbe più arginato da un intervento di Microsoft. Da tempo Microsoft consente di aggiornare in modo gratuito Windows 7 a Windows 7 con una campagna mai intrapresa prima dall’azienda di Redmond a cui molti hanno aderito ma a cui ancora qualcuno vuole ostinatamente resistere. Da tecnico in questi casi consiglio quello che già all’epoca di Windows XP consigliai a molti, ovvero di continuare ad utilizzare Windows 7 tramite virtualizzazione solo se necessario per l’utilizzo di software altrimenti non compatibile con sistemi più recenti. In modo particolare le aziende dovrebbero prendere in seria considerazione la data stabilita da Microsoft e non farsi trovare impreparate, i rischi sono evidenti e troppo spesso succede in questo campo succede di preoccuparsene solo dopo che il peggio è già successo.

Il discorso per Internet Explorer è per ora meno drastico, ma in sostanza poi non molto differente. La versione 11 di Internet Explorer, ultima create rilasciata il 7 Novembre 2013, è ormai  vecchissima, piena di problemi e bug di protezione non più risolti non più al passo con i tempi e Microsoft consiglia e invita tutti i propri utenti a non farne più uso per usufruire di Internet in maniera più sicura. Purtroppo so che molti lo usano ancora anche per operazioni di home banking, ecco, davvero, non è una buona idea. Vi chiederete: come mai Microsoft ha inserito Explorer 11 anche in Windows 10 se è un software così vecchio e sconsigliato? La risposta è semplice, ed è per motivi con compatibilità con siti molto vecchi e alcuni programmi, sopratutto aziendali, che spesso venivano sviluppati sfruttando librerie e integrazioni con Internet Explorer.  Fatto salvo che non siate nelle condizioni di essere obbligati a sfruttare ancora il vecchio Explorer, da subito, passate a Chrome. Firefox, Edge, Opera, insomma, un qualunque altro browser gratuito reperibile in rete.

Spero che chi ci segue e che cerchiamo di mantenere aggiornato e informato sul mondo digitale, per poterselo godere nel modo più spensierato e semplice possibile, recepisca l’importanza di questa notizia e come aggiornarsi per non incorrere in rischi inutili.