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Introduzione

Lo puoi chiamare in molti modi: case, chassis, involucro, scatola, torre e in chissà quali altri modi. Comunque lo chiami, questa parte del tuo computer, pur non incidendo sulla potenza di calcolo, è molto importante per la corretta dissipazione del calore interno oltre che per la quantità di componenti che potrai installare.

Ne esistono moltissimi tipi, cercherò ora  fare una carrellata in modo tale da darti un buon ventaglio di scelta per le tue future configurazioni. Oltre alle varie tipologie, vedremo anche a cosa è bene prestare attenzione durante la scelta, perché purtroppo anche con un componente tutto sommato banale come il case è facile fare errori che possono andare a rendere un assemblaggio impossibile da realizzare.

Le prime cose da considerare

Lo chassis del tuo computer stabilisce in sostanza le dimensioni stesse del tuo nuovo PC. Se hai problemi di spazio dove lo andrai a collocare è probabilmente il primo elemento da scegliere, in cascata verrà poi tutto il resto. Scegliendo un case di piccole dimensioni, dovrai stare attendo a quale misura di mainboard può ospitare. Ne avevamo già parlato nella guida delle mainboard, ma te lo ripropongo qui:

In case piccoli e compatti mediamente i formati utilizzabili sono il Micro ATX e il Mini-ITX, chiaramente se la mainboard è più grande ti sarà impossibile andare ad allocarla all’interno.

In assenza di problemi di spazio, è invece probabilmente più conveniente selezionare prima la mainboard in base alle proprie necessità di espansione, presenti e presumibilmente future (devi essere un po’ lungimirante in questo) e successivamente il case. In questi casi generalmente il formato su cui si ci orienta è l’ATX.

Un’altra cosa importante da considerare è quanti hard disk vorrei montare nel tuo computer. Lo spazio, lo sappiamo, non basta mai, molto spesso partiamo con un Hard disk ma poi nel tempo ne dobbiamo montare altri per far fronte al crescere della mole di dati che abbiamo all’interno del computer. Uno chassis piccolo e compatto chiaramente non avrà modo di ospitare un gran numero di dischi, in questo caso montarne molti sarà impossibile e probabilmente quelli che monterai saranno molto vicini tra loro, il che non è particolarmente indicato specie per dischi meccanici che scaldano molto.

In questo caso il consiglio è quello di puntare sulla capienza dei dischi che andrai a porre all’interno del computer anziché sul numero stesso dei dischi. Meglio spendere qualche euro in più su un disco più capiente che avere problemi di spazio e di temperatura all’interno del PC. Case più grandi e capienti ovviamente consentono di assemblare più hard disk, e in modo oggettivamente migliore, mettendo spesso a disposizione anche delle slitte dove andare a montare il disco che ne rendono più agevole l’eventuale sostituzione futura e aiutando anche ad eliminare il propagarsi delle vibrazioni prodotte dal disco sul corpo del case, cosa che produce generalmente fastidiosi rumori.

Un’ultima cosa su cui credo sia il caso di porre attenzione sempre riguardanti le dimensioni del computer è la scheda video. Se userai una scheda video integrata nel computer, nessun problema, se invece andrai a montare una scheda video dedicata è molto importante che ne verifichi che la sua lunghezza possa essere ospitata all’interno del case che hai idea di utilizzare. Ormai questo dato viene sempre indicato dai produttori di chassis proprio perché essenziale. Non è detto che case piccoli non possano ospitare schede video di dimensioni generose, bisogna però saperli scegliere.

Alimentatore in alto o in basso?

Oggi troviamo case che montato il dissipatore in basso, sul fondo, e altri che lo montano invece in alto, sul tetto. Qual è la differenza? Quale metodo è migliore? Nel caso in cui l’alimentatore è posto in alto, questo aspira aria dall’interno del case, utilizzando aria più calda quindi per raffreddarsi. L’aria che andrà ad usare infatti è riscaldata dalla CPU e dagli altri componenti interne. Nel caso in cui invece l’alimentatore è posto in basso, l’aria che andrà ad aspirare è più fresca, venendo dall’esterno del computer e quindi è probabile che la vita dell’alimentatore sia più lunga. In questi casi è bene che il produttore preveda un filtro, in modo che la ventola dell’alimentatore non si sporchi troppo di polvere, se non lo ha fatto il produttore del case ti consiglio di intervenire personalmente e di porre qualche filtro che ti aiuti a mantenere pulito ventola e interno dell’alimentatore.

Connessioni esterne

Le connessioni esterne, come USB, audio ed altre sono chiaramente dipendenti dallo chassis oltre che dalla mainboard. Il case deve fornire le connessioni, la mainboard i relativi attacchi. Mediamente ormai è standard avere sull’esterno del case, posto frontalmente o sul top le connessioni audio per cuffia e microfono e almeno 2 o 3 porte USB, di cui 2 mediamente sono USB 2.0 e una USB 3.0. Se sulle connessioni audio c’è poco da dire, sulle USB quello che ti ho indicato è quanto avviene nella maggior parte dei casi, ma comunque puoi trovare anche case che ti propongono solo USB 3.0 in numero maggiori rispetto a quanto ho indicato prima. A seconda delle tue esigenze, valuta questo aspetto durante la scelta del case.

I materiali: pregi e difetti

Gli chassis vengono prodotti con materiali diversi, a seconda dei costi. La maggior parte dei case sono prodotti in un particolare acciaio, cui nome specifico è SEEC acronimo come sempre inglese si “Steel Electrogalvanized Cold-rolled Coil”. A seconda del costo del case varia chiaramente la qualità e lo spessore della scocca. Mediamente i più economici sono abbastanza sottili e poco rifiniti, i più costosi sono più solidi, hanno i bordi interni ribattuti per non correre il rischio di tagliarsi durante l’assemblaggio  o di rovinare magari dei cavi interni. Lo spessore nel telaio incide in primo sulla propagazione  acustica dello stesso e sulla resistenza alle vibrazioni interne oltre che sulle sollecitazioni meccaniche esterne. In parole povere, più il telaio del case è ben fatto, meno rumore passerà all’esterno, meno la scocca andrà a vibrare magari quando l’unità ottica o i dischi meccanici entrano in rotazione, e sarà chiaramente più resistente contro eventuali urti che possono provenire dall’esterno.
In alcuni casi, per creare chassis appositi che riducano al massimo il rumore avvertito dall’utilizzatore, possiamo trovare prodotti rivestiti internamente di materiale fono assorbente. Possono essere utili a chi usa il pc in camera da letto o chi impiega il Pc per fare musica a livello professionale. Va tenuto conto che queste soluzioni diminuiscono il rumore avvertito esternamente, ma aumentano le temperature interne del pc, in quanto il fono assorbente impedisce al case di assorbire il calore interno, ed avendo meno ventole e fori di aereazione l’aria interna tende ad essere piuttosto calda.

I case probabilmente più costosi sono quelli in alluminio. È una scelta costruttiva che ad oggi pochi costruttori fanno. Hanno il pregio di avere un peso davvero molto molto contenuto. Hanno poi un pregio che in alcuni casi tende però a diventare anche un difetto, ovvero conduco moltissimo il calore e se questo da un lato può aiutare a dissipare il calore del pc, dall’altro fa sì che all’esterno diventino molto caldi durante l’uso, cosa che in alcuni casi li rende poco confortevoli. Difetto invece senza sé e senza ma è quello di non trattenere molto il rumore al loro interno, questo fa si che i computer in alluminio risultino mediamente più rumorosi. Come produttore di chassis che propongono case in alluminio posso citare Lian-Li, prodotti davvero ottimi ma molto costosi.

La paratia laterale merita un discorso a se. Molto spesso vengono ormai proposte paratie con inserti in plexiglass o addirittura vetro temperato nei prodotti più costosi per rendere visibile l’interno del PC. Questo è un gran bel pregio se hai voglia di creare un PC che sia anche bello esteticamente all’interno, magari con ventole colorate, luci al neon, dissipatori particolari etc. ma se non è questa l’intenzione è forse meglio evitarli e andare sulla classica paratia in metallo. Le paratie con finestre infatti nella maggior parte dei casi non hanno fori per fare passare l’aria. Nel caso in cui crei soluzioni Sli o CrossFire (ti rimando alla guida sulle VGA) sconsiglio invece vivamente di usare paratie a vista che non abbiano l’alloggiamento per le ventole, in quanto credo in questi tipi di configurazione sia importante porre delle ventole anche sul lato che spingano aria direttamente sulle due o più VGA che andrai ad assemblare.

Full Tower (detti anche semplicemente Tower)

Sono gli chassis più grossi generalmente utilizzati per assemblaggi domestici e spesso vengono selezionati anche per i server. La loro altezza come standard parte dei 56cm circa e può arrivare anche ad oltre 70cm. Al loro interno si trova spazio praticamente per ogni cosa e sono logicamente consigliati specialmente per chi dovrà  montare tantissimi dischi o più di una scheda video. In questi casi sono fortemente consigliati, negli altri casi vengono scelti per lo più per la loro estetica. Tra i loro pregi troviamo anche quello di avere moltissimi posti possibili dove andare a montare ventole per la dissipazione del calore, spesso di grande dimensioni per ridurre la rumorosità. Anche i dissipatori a liquido con radiatori molto grossi possono essere montati senza difficoltà, rendendo questi case molto adatti, se non addirittura indispensabili, per chi vuole overclockare il proprio PC oltre un certo livello. Si abbinano a Mainboard ATX o E-ATX.

Middle Tower (detti anche Mid Tower, Midi Tower)

La loro altezza è generalmente compresa tra i 40 e i 46 centimetri. Sono probabilmente il formato più utilizzato in informatica in quanto ad una capienza di tutto rispetto abbinano delle dimensioni generalmente alla portata di tutti. Rispetto ai Full tower contengono generalmente meno dischi, meno unità ottiche e qualche ventola in meno. Chiaramente in alcuni casi vengono fatte delle scelte costruttive da parte dei produttori per renderli se vogliamo più attuali: ad esempio in alcuni modelli come quello che ti ho proposto nella foto, viene sacrificata la possibilità di assemblare unità ottiche (oggi comunque sempre meno utilizzate) per poter assemblare invece più ventole di aereazione o radiatori più grossi per dissipatori a liquido. Utilizzano mainboard ATX, solo pochissimi modelli possono contenere mainboard  EATX.

Mini Tower (Detti anche Micro Tower)

Questi case hanno un’altezza generalmente compresa tra i 33 e i 40 centimetri circa.  Sono generalmente utilizzati in situazioni dove si incomincia ad avere necessità di un ingombro contenuto, soprattutto in altezza e profondità che sono le due dimensioni  più importanti.  Il numero di hard disk assemblabili scende drasticamente, mediamente si possono montare 2 o 3 dischi meccanici, a volte in affiancamento ad uno o due SSD. A livello di ventilazione si trova mediamente posto per una sola ventola posteriore e una frontale. Sono chiaramente da escludere per overclock molto spinti. Qui come avevo già detto prima, dobbiamo cominciare anche a valutare bene che tipo di scheda video si può montare sul case che stiamo scegliendo. Alcuni modelli infatti sacrificano il posto per alcuni hard disk per consentire una lunghezza maggiore alla scheda grafica, ma ogni case va valutato avendo a disposizione scheda tecnica e foto per capire se può prestarsi al progetto. Montano schede madri Micro ATX, presta attenzione perché se ne acquisti una più grande avrai una brutta sorpresa in fase di assemblaggio.

Mini ITX

Sono i case più piccoli in assoluto per quanto riguarda un pc da assemblare da 0. Perdono la classica forma a torre per andare ad assomigliare di più a dei piccoli cubetti. Le possibilità di espansione in chassis come questi sono molto limitate, per non dire quasi nulle. La mainboard mini ITX ha infatti solo uno slot PCI-EX, quindi potrete montare solo una scheda aggiuntiva, inoltre i dischi collegabili sono molto pochi già per via del basso numero di attacchi SATA su mainboard, e chiaramente il case comunque non ne può contenere più di un paio. Vengono utilizzati generalmente per creare piccoli computer da salotto, e PC che si ha la necessità di trasportare, ma allo stesso tempo dove sono richieste performance molto elevate che non consentono l’impiego di un notebook. Quando si va a creare un computer di questo tipo bisogna studiare alla perfezione ogni singolo componente: bisogna verificare ogni misura, è bene utilizzare se possibile alimentatori modulari, e studiare al meglio il cablaggio così da mantenere le ventole con più spazio a disposizione possibile. Personalmente adoro questo form factor di computer, tuttavia li consiglio solo se le esigenze sono davvero pressanti e se non se non si può fare diversamente, in quanto pur progettando tutto al meglio i vincoli costruttivi e prestazionali ci sono e vanno tenuti in debita considerazione

Desktop

Ebbene sì, esistono ancora. Se ne vendono ormai pochissimi, ma ad alcuni ancora piacciono o ne hanno per qualche motivo esigenza. Sono case che vengono posti in orizzontale, hanno una forma schiacciata ed hanno all’incirca le stesse limitazioni dei case Mini ITX pur potendo contenere mainboard di dimensioni maggiori, come Micro ATX o in alcuni casi addirittura ATX. Personalmente non mi piacciono e ne sconsiglio abbastanza l’utilizzo, se non nel caso in cui si voglia creare un PC che assomigli ad un vecchio videoregistratore magari per contestualizzarlo in un salotto. La componentistica in questo genere di computer è generalmente molto sacrificata, a volte più sacrificata che in case Mini Itx a causa del fattore di forma del case. In pochissimi modelli, particolarmente costosi è possibile montare la scheda video, nella maggior parte invece dovendo rimanere molto bassi non ve ne è la possibilità. Le ventole che possono impiegare sono generalmente piccole, rumorose e difficili da sostituire nel momento in cui verranno a rovinarsi.

Il flusso d’aria

Una cosa molto importante quando si sceglie il case e poi si va ad assemblarlo, è il flusso d’aria che andremo a creare all’intero. È sempre bene scegliere un case che abbia la possibilità di montare ventole di diametro elevato (12cm o 14cm) in modo che siano silenziose e che riescano a muovere un buon flusso d’aria

Il flusso d’aria ottimale e che si cerca sempre di andare ad avere è quello che ti propongo in queste immagini. Si va a prendere aria fresca dal frontale del computer, e si va a fare uscire aria calda dal retro ed eventualmente dal tetto se il case ha delle parti di aereazione anche in questo punto. Questo fa sì che l’aria fresca proveniente dalla parte anteriore raffreddi per prima cosa eventuali dischi meccanici presenti, che scaldano parecchio, e poi venga condotta attraverso le ventole posteriori verso la scheda video e il processore.

Molto spesso nei case vengono fornite almeno le ventole indispensabili, a seconda del costo dello chassis verranno fornite chiaramente più o meno ventole e di qualità più o meno buona. Se vi accorgete di avere ventole un po’ rumorose e poco efficienti si trovano sul mercato modelli molto validi e silenziosi a costi bassi.

Assemblaggio

Un consiglio che vi voglio dare quando andate ad assemblare il computer, è quello di osservare bene il case quando è aperto e vuoto e di cominciare a capire in quel momento come sarà più opportuno far passare i vari cavi. Una volta che la componentistica sarà posta all’interno, potrebbe essere più difficile magari notare alcune soluzioni che i produttori spesso mettono a disposizione appositamente per fare appunto passare nel modo più ergonomico possibile sia i cavi di alimentazione che i vari cavi SATA per connettere dischi e ottiche. Sempre più spesso ad esempio, viene impiegata la scelta costruttiva di far passare i cavi di alimentazione nel retro del cabinet, in modo da mantenere il più sgombra possibile l’area interna dove vengono allocati CPU e schede. Questo rende molto ordinati gli assemblaggi e più facile intervenire internamente al PC per sostituire o pulire le varie parti.
Sempre in questa fase, guarda sulla mainboard la posizione dei connettori per le ventole, e valuta se come sono state posizionate dal produttore è il modo che più ti conviene, o se magari per migliorare il cable managment interno non sia meglio ruotarle o spostarle per avvicinare il cavo al connettore.

Conclusioni

Bene, abbiamo visto i vari tipi di case che puoi scegliere, i materiali e ti ho dato qualche indicazione sui metodi di assemblaggio. Come sempre spero tu abbia trovato in questa guida le indicazioni che cercavi, diversamente come sempre ti ricordo che siamo a tua piena disposizione